Dieta chetogenica

-->

Dieta chetogenica




Due sono gli elementi alla base dei protocolli di più comunemente utilizzati per il dimagrimento:

1. riduzione dell’apporto giornaliero di carboidrati al di sotto dei 30 g al giorno. Quando il consumo di carboidrati supera questo valore soglia è difficile riuscire a indurre lo stato di chetosi.

2. riduzione dell’apporto calorico intorno alle 1200 kcal al giorno, per arrivare fino a 800/900 kcal/die nelle VLCKD (Very Low Calories Ketogenic Diet).
Il contributo proteico, al contrario di quanto comunemente si crede, viene mantenuto su valori di poco superiori a quanto indicato nelle linee guida, valori che oscillano intorno a 1-1,5 g per kg di peso corporeo, attestandosi intorno ai 50/120 grammi giornalieri a seconda delle caratteristiche del paziente. Ovviamente le proteine devono provenire da alimenti di buona qualità: sono quindi favoriti pesce, carne, uova e yogurt, quest’ultimo in quantità limitate. In specifici casi è possibile ricorrere all’uso di integratori proteici per raggiungere il fabbisogno giornaliero stimato.

L’apporto di grassi dovrebbe essere tale da garantire l’apporto calorico desiderato per il soggetto, con netta predilezione per cibi ricchi di grassi insaturi di buona qualità come olio extravergine di oliva, frutta oleosa secca e pesce. Da valutare con attenzione il consumo di carni grasse, salumi, formaggi stagionati, margarina.

Il consumo di verdure a ridotto contenuto di zuccheri è permesso in quantità libera, mentre per verdure con un contenuto di carboidrati più elevato è previsto un tetto alle porzioni da consumare, tra i 100 e i 200g. Non è permesso il consumo di nessun tipo di frutta e di quelle verdure a elevato contenuto di carboidrati come rape rosse, patate e carote cotte.

Integratori di sali vitamine, vitamine e acidi grassi omega 3 possono esser necessari, visto il ridotto e selezionato apporto di cibi.

Suggeriamo di evitare tutti quei protocolli pseudo-chetogenici come Atkins e Dukan che prevedono un consumo indiscriminato e senza freno alcuno di alimenti ricchi di grassi e proteine. Al contrario, sono interessanti protocolli come la Dieta Chetogenica Mediterranea, basata sul consumo di pesce, verdure ed olio extravergine di oliva.

Tra i disturbi più comunemente riportati, specie nei primi giorni, ci sono mal di testa, che in genere scompare una volta raggiunta la chetosi, e stitichezza, dovuta alla decisa riduzione del volume di cibo consumato: per scongiurare situazioni di questo tipo è importante che il paziente mantenga un elevato consumo di acqua durante la fase di dieta, intorno ai due litri giornalieri.

A meno che non venga utilizzata per il trattamento di specifiche patologie, la dieta chetogenica non può essere protratta indefinitamente nel tempo: la maggior parte degli studi suggerisce che un piano alimentare chetogenico mirato al dimagrimento debba essere utilizzato per un periodo di 8/12 settimane. Al termine del percorso chetogenico il paziente deve essere guidato al progressivo reinserimento di alimenti contenenti carboidrati, con un passaggio graduale a uno stile alimentare sostenibile nel lungo periodo, una vera dieta mediterranea, che possa permettere di mantenere i risultati raggiunti nel tempo, tasto dolente di molti dei modelli alimentari proposti per il dimagrimento!